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Storie di CaritàS quotidiane

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La Cooperativa 181 invitata alla 42° assemblea di Confcooperative

Si è tenuta mercoledì 8 e giovedì 9 maggio, a Roma, la 42° assemblea di Confcooperative – dal titolo “Lavoro, Comunità, Futuro. La funzione sociale della cooperazione” – che ha visto oltre 700 delegati arrivare da tutta Italia. Anche Vercelli era presente, grazie a Paolo Cristina, membro dell’equipe di Caritas Eusebiana, invitato al convegno in qualità di delegato della Cooperativa 181. La Cooperativa 181 è nata nel 2015, a Vercelli, per rispondere all’esigenza di offrire luoghi di inserimento lavorativo protetto per persone con disagio psichico. La prima iniziativa è stata l’apertura di un laboratorio di pasticceria con relativo punto vendita: Il Biscottificio Artigianale “Il Mattarello”. Nel 2018, la compagine sociale della Cooperativa si è evoluta attraverso il contributo dell’Arcidiocesi di Vercelli e di Caritas Eusebiana, che hanno creduto nel progetto e deciso di promuovere lo sviluppo di nuovi ambiti di attività coerenti con gli scopi sociali. Nel 2022, è nato il Costadoro Social Coffee, per sviluppare maggiori opportunità di inclusione lavorativa. Negli anni non è mai mancata la presenza in ambiti formativi (numerosi i corsi professionalizzanti per colf e badanti), assistenziali (con la partecipazione alla gestione amministrativa dell’importante progetto di accoglienza notturna per i senza fissa dimora dell’associazione C.A.N. Santa Teresa, presente in corso Salamano 147, a Vercelli) e professionali (offrendo servizi di pulizia e igienizzazione di alta qualità, sempre garantendo opportunità di inserimento lavorativo a soggetti svantaggiati). Durante l’assemblea di Confcooperative è intervenuto il cardinale Matteo Zuppi, presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), che ha sottolineato come le crisi abbiano accentuato le diseguaglianze e le fratture nel tessuto sociale del paese, ma anche ringraziato le cooperative per la loro presenza e perseveranza nel realizzare ciò che è insegnato dalla dottrina e dal magistero sociale della Chiesa Cattolica: «solo insieme c’è futuro, nessuno deve restare indietro». «Vediamo – ha proseguito – tante fratture sociali e territori che si sviluppano mentre altri ristagnano; servono economia e coesione sociale e in questi ultimi la cooperazione è l’unico avamposto economico». L’intervento di Sua Eminenza si è concluso con un invito a continuare l’ottimo lavoro di comunità e cooperazione, così da «tessere reti per l’Italia del futuro». Paolo Cristina, al ritorno dal convegno, ha ribadito l’importanza della realtà di Confcooperative che «mette al centro della sua assemblea donne, lavoro e giovani per dare risposte concrete sui territori». «Siamo molto felici – ha continuato – come Cooperativa Sociale 181, di aver potuto partecipare a questo momento di scambio, di cura e di reale esempio di Economia Sociale. L’impegno è quello di aggregare relazioni generative nel settore cooperativo attraverso la valorizzazione dei soci, della loro inclusione lavorativa e partecipativa». Paolo Cristina ha concluso ringraziando Irene Bongiovanni e la rete di Confcooperative Piemonte Nord, di cui la dott.sa Bongiovanni è presidente, per l’invito all’assemblea rivolto alla Cooperativa 181. Per sostenere l’operato di Caritas Eusebiana e della Cooperativa 181 è possibile scegliere, apponendo la firma durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, di donare l’8xmille alla Chiesa Cattolica ed il 5×1000 alla Cooperativa Sociale 181 (Codice Fiscale 02592320028, da inserire alla voce “Sostegno degli enti del terzo settore iscritti al RUNTS…”). Gesti che non costano nulla, ma sono di enorme aiuto, perché sostengono concretamente i tanti progetti presenti sul territorio della città e dell’Arcidiocesi di Vercelli, ridando valore e dignità alla vita di tante persone a rischio di esclusione sociale.

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I volti vercellesi dell’8xmille

Caritas Eusebiana è da 50 anni simbolo di una Chiesa in uscita, al fianco dei più fragili. Sono stati tanti, e continuano ad esserlo, i volti della carità vercellese. Quello di Luigina Rollino, tornata alla casa del Padre a gennaio all’età di 84 anni, è stato uno dei più luminosi. Don Stefano Bedello, vicario generale dell’Arcidiocesi di Vercelli, la ricorda come «una donna dalla fede concreta, con uno sguardo amorevole verso i poveri, i malati, gli ultimi».   Nel 2013, Luigina Rollino aveva dato vita a Santhià, sotto l’egida della Caritas cittadina, all’associazione Amos, per occuparsi del trasporto gratuito e dell’accompagnamento dei malati (specialmente oncologici) verso i centri di cura. Da circa due anni, Amos è cresciuta, sviluppando attività in maniera più autonoma, iniziando ad operare come Fondazione Amos Più Obiettivo Salute ETS e realizzando un centro per visite mediche gratuite inaugurato, sempre a Santhià, il 23 settembre scorso: una struttura a supporto del Servizio Sanitario Nazionale, che serve persone in stato di difficoltà.   Il progetto è stato realizzato con la caparbia e determinante volontà di Luigina Rollino che è stata anche la principale finanziatrice, unitamente al contributo di Caritas Eusebiana tramite i fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica, della ristrutturazione dei locali ove la Fondazione con 3 studi medici accoglie dallo scorso autunno persone fragili che altrimenti non potrebbero ricevere assistenza medica specialistica.   Il progetto è stato anche attenzionato dalla CEI (Conferenza Episcopale Italiana) che lo sta utilizzando quest’anno per la campagna pubblicitaria per la firma 8xmille: un premio per l’ottimo lavoro svolto da tutti gli operatori della Fondazione. Presso il centro AMOS è possibile ricevere, per le persone indigenti, visite specialistiche gratuite grazie ai medici volontari (specializzati in cardiologia, ortopedia, neurologia, endocrinologia, diabetologia, dermatologia, chirurgia e fisiatria), che si sono messi subito a disposizione. Si può anche usufruire di un consulto psicologico giovanile e di progetti per malati affetti da Alzheimer e perdita della memoria (da circa un mese è iniziata un’attività di screening  con una serie di test specifici memo-cognitivi per la scoperta  precoce  di alterazioni  nell’invecchiamento).    La Fondazione AMOS, oltre a questo progetto, continua la sua attività pluriennale di trasporto gratuito degli ammalati alle visite mediche: nel 2023 sono stati 1.150,  utilizzando le 5 autovetture di proprietà della Fondazione con decine di volontari; da pochi giorni si è aggiunta una sesta autovettura per disposizione testamentaria della compianta fondatrice che ha lasciato la propria auto in eredità.   Carlo Greco, direttore di Caritas Eusebiana, spiega che «il successo di questo progetto Amos si basa su tre elementi: la caparbietà della fù Presidente Luigina Rollino, il prezioso contributo dell’8xmille alla Chiesa cattolica e la forza, disponibilità e spirito di carità di tutti i volontari AMOS, senza il cui apporto e spirito di abnegazione a nulla sarebbe valsa la somma spesa. Senza di loro, infatti, non esisterebbe questo servizio e tante persone non avrebbero accesso a visite specialistiche in tempi brevi, a causa degli elevati costi delle stesse. Grazie ai volontari e alla risposta concreta di medici e infermieri, il servizio riesce a garantire assistenza ai più vulnerabili con continuità». I numeri sono imponenti: 60 volontari, 10 medici specialistici, centinaia di visite e trasporti medici ogni mese. Dati che raccontano il valore della gratuità e gli sforzi di una Chiesa in uscita, che si prende costantemente cura dei più deboli, attraverso tanti “gesti d’amore”: piccoli o grandi gesti di altruismo quotidiani che non fanno sentire bene solo chi li riceve, ma anche chi li compie.   Grazie all’8xmille e al sostegno dei volontari, Caritas Eusebiana e l’Arcidiocesi di Vercelli hanno potuto realizzare negli anni numerosi altri progetti sul territorio quali: il dormitorio per senza fissa dimora (accoglienza notturna), l’Emporio della solidarietà (distribuzione viveri), i 50 centri di ascolto parrocchiali (punto di speranza e di aiuto a chi è nel bisogno) e i circa 150 volontari Caritas sparsi su tutto il territorio dell’Arcidiocesi, lavanderia e igiene della persona alla Cittadella della Carità (nella sede di Caritas Eusebiana, in via Feliciano di Gattinara 10, a Vercelli) e corsi di prima scolarizzazione, ma anche attività di sensibilizzazione alla carità nelle scuole, donazioni di vestiario, messa a disposizione di alloggi di pronta accoglienza per famiglie in emergenza abitativa, donazioni di arredamenti e di elettrodomestici e supporto nelle piccole manutenzioni per chi non può pagarsi un tecnico per aggiustare le cose di casa e tanto altro.   Firmare per l’8xmille alla Chiesa cattolica è un gesto semplice ma importantissimo, grazie al quale si possono sostenere i più deboli e chi è in difficoltà. E’ una libera scelta, non una tassa o un costo in più nella dichiarazione dei redditi: non costa nulla, ma è un gesto d’amore che può fare la differenza per migliaia di persone. L’8xmille fornisce carburante ad una macchina della carità immensa a beneficio di tutti, non solo dei cattolici, e dove tanti, ogni giorno, trovano porte aperte e speranza restituita grazie a questo strumento di democrazia fiscale davvero straordinario. Ogni anno, infatti, la Chiesa si affida alla libertà e alla corresponsabilità dei contribuenti per rinnovare la firma che si trasforma in mezzi per la realizzazione di opere.   Oltre alla firma per l’8xmille alla Chiesa Cattolica e all’impegno del volontariato, per supportare l’operato di Caritas Eusebiana sul territorio, si può anche offrire sostegno economico diretto tramite donazioni. Queste possono essere effettuate direttamente presso gli uffici di Caritas Eusebiana in via Feliciano di Gattinara 10 a Vercelli (dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 12) o tramite bonifico a Arcidiocesi di Vercelli – Caritas Eusebiana all’IBAN IT52V0306909606100000131576 (Intesa S. Paolo), con causale “erogazione liberale” o “donazione”.

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Caritas Eusebiana al fianco della popolazione ucraina

Ci sta mettendo più tempo del previsto l’invio in Ucraina dei beni raccolti durante la raccolta organizzata nel periodo dell’Avvento e di Natale. Il progetto era nato da una proposta di don Davide Besseghini, parroco di Candia Lomellina e Vicario episcopale per le problematiche sociali, caritative e ambientali dell’Arcidiocesi di Vercelli, per non dimenticare la tragedia del conflitto in terra ucraina, che era stato messo in ombra dallo scoppio della guerra tra Israele e Hamas. Carlo Greco, direttore di Caritas Eusebiana, ha potuto finalmente dare in questi giorni la buona notizia: «Abbiamo una data: il tir partirà a inizio aprile, appena dopo Pasqua». Nonostante gli ostacoli incontrati, non ci si è lasciati scoraggiare, riaprendo la raccolta di generi per poter ampliare il dono della cittadinanza vercellese ai fratelli e le sorelle colpiti dalla guerra in Ucraina: «chi volesse donare altri viveri a lunga conservazione, vestiti pesanti, prodotti per l’infanzia e medicinali può portarli all’Emporio della Solidarietà, sito in Via Caduti sul Lavoro 7 a Vercelli e aperto al pubblico il mercoledì e il venerdì dalle 8:30 alle 12». All’iniziativa già menzionata nel periodo natalizio se ne erano aggiunte altre, come pranzi e cene solidali e momenti di preghiera e festa con le famiglie più bisognose e le persone senza fissa dimora. Durante l’anno, inoltre, proseguono instancabilmente gli sforzi degli operatori e dei volontari di Caritas Eusebiana nei tantissimi progetti attivi quotidianamente sul territorio come i centri di ascolto (più di 50 sparsi tra le 117 parrocchie dell’Arcidiocesi), dove le persone e le famiglie in difficoltà possono sentirsi accolte ed ascoltate e, in seguito, accompagnate alla ricerca di soluzioni. Tra le soluzioni offerte dalla rete di Caritas Eusebiana, oltre al già citato Emporio della Solidarietà, si ricordano il Centro di Accoglienza Notturna, presente a Vercelli, per i senza fissa dimora e il poliambulatorio della fondazione Amos a Santhià, sostenuto con i fondi dell’8xmille alla Chiesa Cattolica e inaugurato lo scorso autunno, che si pone al servizio di fragili e bisognosi offrendo servizi di assistenza sanitaria, trasporto e accompagnamento gratuito alle visite mediche e supporto psicologico. Tutti questi progetti vogliono offrire un’alternativa alle persone con difficoltà economiche. L’Arcidiocesi di Vercelli, da diversi anni, è impegnata con la Caritas a potenziare le iniziative caritative esistenti, così come ad introdurre nuovi servizi e attività pastorali. Tutte scelte che intendono adattarsi alle trasformazioni della società e del territorio, rispondendo alle nuove necessità di cura, vicinanza e supporto alle persone più fragili. Per maggiori informazioni e per partecipare alle iniziative solidali di Caritas Eusebiana, si può scrivere un’e-mail a centrostudi@caritaseusebiana.it o chiamare il numero 0161/213373. Tutte le iniziative possono essere sostenute anche tramite offerte, che possono essere effettuate direttamente presso gli uffici Caritas Eusebiana in via Feliciano di Gattinara 10 – Vercelli (dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 12) o tramite bonifico a Arcidiocesi di Vercelli – Caritas Eusebiana all’IBAN IT52V0306909606100000131576 (Intesa S. Paolo), con causale “erogazione liberale” o “donazione”. Per coloro che non hanno la possibilità di offrire sostegno economico, le possibilità sono il volontariato e la destinazione dell’8xmille alla Chiesa Cattolica: gesti che non costano nulla, ma che sono di enorme aiuto.

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Terra Santa – Il 18 febbraio colletta nazionale per esprimere solidarietà e partecipazione

La Presidenza della Conferenza Episcopale Italiana ha indetto per Domenica 18 febbraio (I di Quaresima) una colletta nazionale, da tenersi in tutte le chiese italiane, quale segno concreto di solidarietà e partecipazione di tutti i credenti ai bisogni, materiali e spirituali, delle popolazioni colpite dal conflitto in Terra Santa. Le offerte raccolte renderanno possibile una progettazione unitaria degli interventi anche grazie al coordinamento con la rete delle Caritas internazionali impegnate sul campo. “Caritas Italiana – spiega il direttore, don Marco Pagniello – è in costante contatto con la Chiesa locale: dopo aver sostenuto, nella fase iniziale dell’emergenza, gli interventi di Caritas Gerusalemme, continua a seguire l’evolversi della situazione, accompagnando le Chiese locali nell’organizzazione delle diverse iniziative per far fronte ai bisogni dei più poveri e favorire un clima di pace e riconciliazione”. È possibile contribuire agli interventi di Caritas Italiana, utilizzando il conto corrente postale n. 347013 o con un bonifico bancario intestato a Caritas Italiana, specificando nella causale “Emergenza Terra Santa” alle seguenti coordinate: Banca Popolare Etica Iban: IT 24 C 05018 03200 00001 3331 111 Banca Intesa Sanpaolo Iban: IT 66 W 03069 09606 100000012474 Banco Posta Iban: IT 91 P 07601 03200 000000347013 UniCredit Iban: IT 88 U 02008 05206 000011063 119 “Supplico che cessino le operazioni militari, con il loro spaventoso seguito di vittime civili innocenti, e che si ponga rimedio alla disperata situazione umanitaria aprendo all’arrivo degli aiuti. Non si continui ad alimentare violenza e odio, ma si avvii a soluzione la questione palestinese, attraverso un dialogo sincero e perseverante tra le Parti, sostenuto da una forte volontà politica e dall’appoggio della comunità internazionale. Fratelli e sorelle, preghiamo per la pace in Palestina e in Israele” Papa Francesco

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Una Quaresima di Carità(s)

«La solidarietà è tra le più preziose risorse di una società» ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo sabato scorso alla cerimonia di apertura di “Trento Capitale europea e italiana del Volontariato 2024”. Parole che, seppur pronunciate da un rappresentante laico, sono fortemente ancorate nella catechesi e tradizione cristiana. Non a caso, la carità è una delle tre virtù teologali (che cioè riguardano, e provengono da, Dio) della religione cattolica. San Paolo arrivò perfino a dire che «di tutte più grande è la carità!» (1 Corinzi 13,13). E’ con questo spirito che gli operatori e i volontari di Caritas Eusebiana servono quotidianamente le persone e le famiglie più bisognose. Per comprendere ancora di più i loro sforzi, occorre risalire all’etimologia e al significato del termine “caritas”, che in latino significa “benevolenza”, ma che è soltanto la traduzione di un termine greco – la lingua dei Vangeli e dell’intero Nuovo Testamento – molto più denso di significato: agape, che rende l’idea di un amore donato in maniera totalmente gratuita. Avvicinandosi la Quaresima – che avrà inizio mercoledì 14 con le Ceneri – Caritas Eusebiana vuole rinnovare l’invito a tutti quanti fossero interessati a donare sé stessi e parte del proprio tempo al prossimo, a proporsi scrivendo all’indirizzo e-mail volontariato@caritaseusebiana.it. Per vivere assieme, nel dono, un periodo così importante, di cui la carità è pilastro fondamentale, assieme al digiuno e alla preghiera, nel cammino verso la gioia e liberazione della Pasqua. Non esiste un solo modo di essere volontari in Caritas Eusebiana. I progetti, che danno opportunità di servizio ai volontari e sollievo a coloro che vi si rivolgono, sono numerosi, sia nella città di Vercelli che sull’intero ampio territorio dell’Arcidiocesi (da Ailoche, in provincia di Biella a Candia Lomellina, in provincia di Pavia, da Moncrivello, al confine con la provincia di Torino, a Casaleggio, in provincia di Novara). Alla base dell’aiuto che Caritas Eusebiana fornisce agli utenti dei propri progetti, ci sono i tantissimi centri di ascolto (più di 50 sparsi tra le 117 parrocchie dell’Arcidiocesi), dove le persone e le famiglie in difficoltà possono sentirsi accolte ed ascoltate e, in seguito, accompagnate alla ricerca di soluzioni. Di fronte alle crisi sempre più frequenti e alla povertà sempre più diffusa, i centri di ascolto sono alla continua ricerca di nuovi volontari, per poter essere sempre “porta aperta” verso chi è nel bisogno. Nella città di Vercelli, oltre ai centri di ascolto parrocchiali e alla Cittadella della Carità (in via Feliciano di Gattinara 10, sede degli uffici di Caritas Eusebiana), sono attivi progetti come il Centro di Accoglienza Notturna per i senza fissa dimora e l’Emporio della Solidarietà, per distribuire alimenti a chi si trova più in difficoltà. L’acuirsi delle povertà rende necessario un sempre maggior apporto di volontari per far fronte alle richieste in aumento. I progetti di Caritas Eusebiana non si esauriscono qui, sono molto più numerosi: c’è un posto per chiunque sia disposto a donare il proprio tempo e i propri sforzi, a sostegno del prossimo. Il volontariato in Caritas Eusebiana vuole essere un’opportunità accessibile a tutti e sempre generativa. Può essere una presenza assidua e quotidiana, un impegno saltuario di poche ore o una parte del proprio lavoro donata a chi ne ha bisogno. A tal proposito, si ricorda che chi volesse continuare a supportare l’operato di Caritas Eusebiana, può farlo con un bonifico al conto corrente bancario: Arcidiocesi di Vercelli – Caritas Eusebiana – IBAN: IT52 V030 6909 6061 0000 0131 576, con causale “erogazione liberale” o “donazione”. In particolare, quanto raccolto in queste prime settimane dell’anno andrà a coprire i costi sostenuti per la spedizione, alla popolazione ucraina colpita dalla guerra, dei tantissimi generi raccolti nel periodo natalizio. Per coloro che non avessero la possibilità di offrire il proprio tempo o i propri risparmi, esiste un’ulteriore possibilità: destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica: un gesto che non costa nulla, ma che – come il volontariato e le donazioni – è di enorme aiuto.

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Caritas Eusebiana tra 2023 e 2024

Il 2023 di Caritas Eusebiana è terminato con numerose attività natalizie, dai momenti di preghiera comunitari alla raccolta di generi di prima necessità da inviare alla popolazione ucraina. Carlo Greco, direttore di Caritas Eusebiana, racconta che «la raccolta è stata un’idea di don Davide Besseghini, vicario per le problematiche sociali e caritative della nostra Arcidiocesi. Tutte le parrocchie del territorio hanno partecipato e don Davide nelle vacanze di Natale ha organizzato un bel gruppetto di giovani che si è ritrovato presso la parrocchia di San Giuseppe di Vercelli; a tal proposito vorrei ringraziare don Luciano Condina, parroco di San Giuseppe, per la disponibilità e l’ospitalità. I ragazzi hanno girato tutta l’Arcidiocesi per recuperare quanto è stato donato dai fedeli, stoccando poi il materiale all’Emporio Solidale di Vercelli: entro fine mese provvederemo a spedire tutto in Ucraina». A dicembre, tramite le proprie attività e il supporto di altre associazioni del territorio, tra cui il Rotaract di Vercelli e Avulss, Caritas Eusebiana è anche riuscita a raccogliere più di 3000 euro. Il direttore Carlo Greco, ci tiene a ringraziare «tutti quanti hanno contribuito e stanno contribuendo alle nostre iniziative umanitarie, offrendo materiale e devolvendo denaro», aggiungendo che «da quando sono direttore ho realizzato in modo concreto quanto sia grande la generosità dei vercellesi e di tutte le comunità che fanno parte della nostra Arcidiocesi, che rispondono sempre quando ci sono necessità». Con l’inizio del 2024, Caritas Eusebiana ha potuto fare un bilancio dei 12 mesi precedenti, riconoscendo le difficoltà, ma anche tanti luminosi segni di speranza. Per rispondere alle emergenze del territorio, da quella abitativa a quella migratoria, gli operatori e i volontari si sono dovuti superare. Tuttavia la Provvidenza, segnala il dott. Greco, «ha voluto che parecchie persone, tra cui anche alcuni giovani, si presentassero alle nostre porte per offrire il loro aiuto come volontari». Tra gli obiettivi di Caritas Eusebiana per l’anno 2024 c’è quindi «quello di trovare ancora più persone disposte a donare il proprio tempo», continua Carlo Greco, che prosegue spiegando «la priorità principale è continuare a fornire sostegno immediato a chi ne ha bisogno». Per farlo, «continueremo a collaborare con gli enti del territorio e le istituzioni per creare soluzioni condivise a lungo termine, con l’obiettivo di aumentare il numero dei servizi e le modalità di aiuto che possiamo offrire e dare sempre più risposte concrete a chi si rivolge a Caritas Eusebiana, attivando tutta una serie di servizi presso la nostra Cittadella della Carità (sede dei nostri uffici Caritas, in via Feliciano di Gattinara 10 a Vercelli) per essere sempre più prossimi a tutti i fratelli e le sorelle che vivono nel bisogno». Inoltre, «sarà fondamentale lavorare sulla prevenzione, a stretto contatto con le autorità e con altre associazioni, per sostenere le persone a rischio prima che cadano nella spirale della povertà». Il dott. Greco ci tiene, infine, a concludere ringraziando di cuore «tutti i parroci, gli operatori e i volontari, che sono i motori della carità e le “prime braccia aperte” ad accogliere i bisogni, le paure e le speranze degli ultimi. Ringrazio anche l’Arcivescovo Marco e tutta l’Arcidiocesi, per il continuo sostegno e la profonda umanità e premura, dimostrata quotidianamente nei confronti di tutti». Per chi volesse continuare a supportare l’operato di Caritas Eusebiana, può farlo con un bonifico al conto corrente bancario: Arcidiocesi di Vercelli – Caritas Eusebiana – IBAN: IT52 V030 6909 6061 0000 0131 576, con causale “erogazione liberale” o “donazione”. Per coloro che non hanno la possibilità di offrire sostegno economico, le possibilità sono il volontariato e la destinazione dell’8xmille alla Chiesa Cattolica: gesti che non costano nulla, ma che sono di enorme aiuto.

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Locandina della raccolta natalizia pro Ucraina di Caritas Eusebiana
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Raccolta natalizia generi di prima necessità pro Ucraina

Su proposta del Vicario episcopale per le problematiche sociali, caritative e ambientali dell’Arcidiocesi di Vercelli, Caritas Eusebiana ha indotto, per il periodo dell’Avvento e del Natale, una raccolta di generi di prima necessità da inviare alle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. In tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi di Vercelli, si possono portare: cibo a lunga conservazione, indumenti termici, prodotti per l’infanzia, medicine, disinfettanti e stufe (non elettriche). In alternativa, si può fare una donazione economica a Caritas Eusebiana usando l’Iban IT52V0306909606100000131576 (Intesa S. Paolo). Il 27, 28 e 29 dicembre diversi giovani di buona volontà, con i mezzi di Caritas Eusebiana, si recheranno in tutte le parrocchie a recuperare i generi raccolti, per portarli ai magazzini dell’Emporio solidale, dove verranno caricati su un Tir e spediti in Ucraina. Si segnala anche il Campo Ucraina Giovani, che si terrà il 28, 29 e 30 dicembre nei locali della parrocchia vercellese di S. Giuseppe (ritrovo per l’inizio del campo alle ore 9 del 28 dicembre), sotto la supervisione di don Davide Besseghini, promotore principale dell’iniziativa.

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L’Avvento di Carit(à)s Eusebiana

Sono tante, anche quest’anno, le iniziative solidali natalizie organizzate da Caritas Eusebiana, con la collaborazione di tanti operatori, volontari ed altre associazioni caritative del territorio. Il progetto più importante, nato da una proposta di don Davide Besseghini, parroco di Candia Lomellina e Vicario episcopale per le problematiche sociali, caritative e ambientali dell’Arcidiocesi di Vercelli, è la raccolta di generi di prima necessità da inviare alle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. Una tragedia forse dimenticata, con l’emergere di nuovi drammatici conflitti come quello tra Israele e Hamas, ma sempre molto attuale. La raccolta, cominciata lunedì 12 dicembre e che proseguirà fino al giorno di Natale, invita i fedeli e la cittadinanza a donare: cibo a lunga conservazione, indumenti termici, prodotti per l’infanzia, medicine, disinfettanti e stufe (non elettriche). I beni possono essere lasciati ai parroci di tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi di Vercelli. Il 27, 28 e 29 dicembre diversi giovani di buona volontà, con i mezzi di Caritas Eusebiana, si recheranno in tutte le parrocchie a recuperare i generi raccolti, per portarli ai magazzini dell’Emporio Solidale, dove verranno caricati su un tir e spediti in Ucraina. Si segnala, a tal proposito, anche il Campo Ucraina Giovani, che si terrà il 28, 29 e 30 dicembre nei locali della parrocchia vercellese di S. Giuseppe (con ritrovo per l’inizio del campo alle ore 9 del 28 dicembre), sotto la supervisione di don Davide Besseghini. Per Domenica 17 dicembre alle ore 12.30, è stato invece organizzato il Pranzo solidale pro Emergenza Abitativa, presso la Tenuta Castelletto di Caresana, il cui ricavato sosterrà le attività di Caritas Eusebiana per le persone e le famiglie in emergenza abitativa. Per lunedì 18 dicembre alle ore 18.00, è previsto un momento di preghiera presso la Chiesa di Santa Caterina, in via Feliciano di Gattinara, a Vercelli, seguito da una festa, presso la Cittadella della Carità di Caritas Eusebiana (situata a pochi passi dalla chiesa) con le famiglie più bisognose e le persone senza fissa dimora. Domenica 24 dicembre alle ore 20.00, si terrà la Cena di Natale per gli ospiti del dormitorio C.A.N. don Stragiotti del rione Billiemme di Vercelli. Lunedì 25 dicembre alle ore 12.15 è previsto, infine, l’annuale Pranzo di Natale per i poveri del territorio con la Comunità di Sant’Egidio, presso la Chiesa di San Lorenzo, in Corso Libertà, a Vercelli. Per maggiori informazioni e per partecipare alle iniziative solidali di Caritas Eusebiana, scrivere un’e-mail a centrostudi@caritaseusebiana.it o chiamare il numero 0161/213373. Tutte queste iniziative possono essere sostenute anche tramite offerte, che possono essere effettuate direttamente presso gli uffici Caritas Eusebiana in via Feliciano di Gattinara 10 – Vercelli (dal lunedì al venerdì tra le 9 e le 12) o tramite bonifico a Caritas Eusebiana all’IBAN IT52V0306909606100000131576 (Intesa S. Paolo). Come amiamo ripetere in Caritas Eusebiana: a Natale siamo tutti più “doni”.

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Cronache dal convegno annuale di Caritas Eusebiana

Si è svolto sabato 28 ottobre, presso la Sala San Carlo del Seminario di Vercelli, l’incontro annuale “Avrò cura di te” degli operatori di Caritas Eusebiana, che ha visto riuniti moltissimi parroci e volontari provenienti da tutto il territorio dell’Arcidiocesi di Vercelli. L’evento si è aperto con i saluti di Mons. Arcivescovo Marco Arnolfo, che ha ripreso dall’episodio dei discepoli di Emmaus 5 criteri, invitando gli operatori della carità a seguirli: 1. saper partire dalle fatiche e dal disagio di coloro che aiutiamo, 2. saper partire dalla Parola di Dio, come ha fatto Gesù stesso con i due discepoli, 3. affiancarsi a chi è in cammino, per accompagnarlo, procedendo al suo passo, 4. dare risalto a Cristo nel fare la carità, immedesimandosi in Lui e nell’amore che ha dato a noi, 5. avere sempre uno stile missionario, come i discepoli che partono subito per annunciare la Buona Novella. In seguito, don Davide Besseghini, parroco di Candia Lomellina e vicario episcopale per le problematiche sociali, caritative e ambientali, ha guidato tutti i presenti nella recita della preghiera dell’ora media, letto proprio il passo dei discepoli di Emmaus dal Vangelo di Luca e, infine, estrapolato dal brano 4 atteggiamenti da applicare nelle relazioni con i poveri: 1. interessarsi delle loro vite, 2. ascoltare le loro storie, 3. fare emergere possibilità nel dialogo, 4. agire con risposte concrete. A queste riflessioni introduttive è seguito un primo intervento del direttore di Caritas Eusebiana, Carlo Greco, sugli importantissimi temi legati ai centri di ascolto (ben 47 su tutto il territorio diocesano) – il servizio di prima accoglienza ai poveri che si rivolgono in Caritas per poter organizzare al meglio una risposta concreta alle esigenze di ognuno. Uno degli aspetti su cui si è soffermato il discorso è il finanziamento dei centri di ascolto, visto in pericolo per via della diminuzione a livello nazionale delle firme per l’8xmille alla Chiesa Cattolica, i cui proventi sostengono l’operato di tutte le Caritas diocesane. All’intervento del direttore di Caritas Eusebiana è seguita una breve presentazione, a tutti i presenti, dello staff presente negli uffici di Caritas Eusebiana a Vercelli, in via Feliciano di Gattinara 10, tra operatori di lunga data (che hanno vissuto quasi tutti i 50 anni dell’istituzione) e volti nuovi. A metà mattinata si è poi tenuto il momento centrale del convegno, con tre tavoli di confronto, in cui ognuno ha potuto raccontare l’esperienza e le sfide del proprio centro di ascolto di riferimento, elencando quali problemi siano presenti, ma anche segnalando i tanti spunti generativi a cui si è assistito o partecipato. Il tema più discusso è stato la partecipazione delle comunità ai servizi di volontariato. Alcuni operatori hanno, infatti, segnalato che in alcune zone manca il ricambio con nuovi volontari. Una soluzione condivisa da molti presenti è stata la proposta di un maggior coinvolgimento dei più giovani nelle attività della comunità, fin dal catechismo, per far scoprire loro e toccare con mano la bellezza della carità, crescendo nei valori cristiani e nell’accompagnamento al prossimo e ai bisognosi. A conclusione delle discussioni e delle proposte emerse dai tavoli di confronto, è intervenuto nuovamente Carlo Greco per illustrare lo sguardo di Caritas Eusebiana verso i prossimi 12 mesi, in quello che sarà il suo 50° anno di esistenza, riprendendo le parole iniziali di don Davide Besseghini per ribadire l’atteggiamento di chi, quotidianamente, dona sé stesso agli altri. In primis, riprendendo l’insegnamento di don Milani (uno dei sacerdoti ed educatori più influenti del secolo scorso), è necessario interessarsi (proprio don Milani rispondeva “I care”, cioè “ho a cuore, mi interessa”, alla cultura menefreghista del suo tempo) del prossimo andando ad incontrarlo nelle strade e percorrendole assieme a lui. Il secondo step è l’ascolto, l’atto che sta alla base proprio del primo servizio offerto da Caritas (i centri d’ascolto), dell’altro e della realtà, proponendo un dialogo sincero. Dopo questi due primi passi, occorre far si che anche chi non fa parte del mondo del volontariato e della carità, si interessi a chi ha vicino, per creare legami forti e stabili. Infine, occorre agire con “segni parlanti”, che siano cioè generativi e ciò può avvenire solo tramite una costante formazione e partecipando alla vita della propria comunità e dell’Arcidiocesi. L’augurio finale del direttore di Caritas Eusebiana è che ogni operatore, ogni parroco, ogni persona coinvolta nel volontariato, sappia donare al prossimo l’amore che Gesù Cristo ha donato a noi. Il cammino verso i 50 anni di Caritas Eusebiana, infatti, sarà tutto incentrato sulla Parola enunciata nel Salmo 33: “Gustate e vedete quanto è buono il Signore”.

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