CRISI UCRAINA
EMERGENZA COVID-19

NOTIZIE e APPROFONDIMENTI

Una Quaresima di Carità(s)

«La solidarietà è tra le più preziose risorse di una società» ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo sabato scorso alla cerimonia di apertura di “Trento Capitale europea e italiana del Volontariato 2024”. Parole che, seppur pronunciate da un rappresentante laico, sono fortemente ancorate nella catechesi e tradizione cristiana. Non a caso, la carità è una delle tre virtù teologali (che cioè riguardano, e provengono da, Dio) della religione cattolica. San Paolo arrivò perfino a dire che «di tutte più grande è la carità!» (1 Corinzi 13,13).

E’ con questo spirito che gli operatori e i volontari di Caritas Eusebiana servono quotidianamente le persone e le famiglie più bisognose. Per comprendere ancora di più i loro sforzi, occorre risalire all’etimologia e al significato del termine “caritas”, che in latino significa “benevolenza”, ma che è soltanto la traduzione di un termine greco – la lingua dei Vangeli e dell’intero Nuovo Testamento – molto più denso di significato: agape, che rende l’idea di un amore donato in maniera totalmente gratuita.

Avvicinandosi la Quaresima – che avrà inizio mercoledì 14 con le Ceneri – Caritas Eusebiana vuole rinnovare l’invito a tutti quanti fossero interessati a donare sé stessi e parte del proprio tempo al prossimo, a proporsi scrivendo all’indirizzo e-mail volontariato@caritaseusebiana.it. Per vivere assieme, nel dono, un periodo così importante, di cui la carità è pilastro fondamentale, assieme al digiuno e alla preghiera, nel cammino verso la gioia e liberazione della Pasqua.

Non esiste un solo modo di essere volontari in Caritas Eusebiana. I progetti, che danno opportunità di servizio ai volontari e sollievo a coloro che vi si rivolgono, sono numerosi, sia nella città di Vercelli che sull’intero ampio territorio dell’Arcidiocesi (da Ailoche, in provincia di Biella a Candia Lomellina, in provincia di Pavia, da Moncrivello, al confine con la provincia di Torino, a Casaleggio, in provincia di Novara).

Alla base dell’aiuto che Caritas Eusebiana fornisce agli utenti dei propri progetti, ci sono i tantissimi centri di ascolto (più di 50 sparsi tra le 117 parrocchie dell’Arcidiocesi), dove le persone e le famiglie in difficoltà possono sentirsi accolte ed ascoltate e, in seguito, accompagnate alla ricerca di soluzioni. Di fronte alle crisi sempre più frequenti e alla povertà sempre più diffusa, i centri di ascolto sono alla continua ricerca di nuovi volontari, per poter essere sempre “porta aperta” verso chi è nel bisogno.

Nella città di Vercelli, oltre ai centri di ascolto parrocchiali e alla Cittadella della Carità (in via Feliciano di Gattinara 10, sede degli uffici di Caritas Eusebiana), sono attivi progetti come il Centro di Accoglienza Notturna per i senza fissa dimora e l’Emporio della Solidarietà, per distribuire alimenti a chi si trova più in difficoltà. L’acuirsi delle povertà rende necessario un sempre maggior apporto di volontari per far fronte alle richieste in aumento.

I progetti di Caritas Eusebiana non si esauriscono qui, sono molto più numerosi: c’è un posto per chiunque sia disposto a donare il proprio tempo e i propri sforzi, a sostegno del prossimo. Il volontariato in Caritas Eusebiana vuole essere un’opportunità accessibile a tutti e sempre generativa. Può essere una presenza assidua e quotidiana, un impegno saltuario di poche ore o una parte del proprio lavoro donata a chi ne ha bisogno. A tal proposito, si ricorda che chi volesse continuare a supportare l’operato di Caritas Eusebiana, può farlo con un bonifico al conto corrente bancario: Arcidiocesi di Vercelli – Caritas Eusebiana – IBAN: IT52 V030 6909 6061 0000 0131 576, con causale “erogazione liberale” o “donazione”. In particolare, quanto raccolto in queste prime settimane dell’anno andrà a coprire i costi sostenuti per la spedizione, alla popolazione ucraina colpita dalla guerra, dei tantissimi generi raccolti nel periodo natalizio.

Per coloro che non avessero la possibilità di offrire il proprio tempo o i propri risparmi, esiste un’ulteriore possibilità: destinare l’8xmille alla Chiesa Cattolica: un gesto che non costa nulla, ma che – come il volontariato e le donazioni – è di enorme aiuto.