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Festa del battesimo di Gesù

Dal Vangelo secondo Luca:
In quel tempo, poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco».
Ed ecco, mentre tutto il popolo veniva battezzato e Gesù, ricevuto anche lui il battesimo, stava in preghiera, il cielo si aprì e discese sopra di lui lo Spirito Santo in forma corporea, come una colomba, e venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».
(Lc.3, 15 -22)

Inizia il tempo detto ordinario della nostra liturgia. Sono passati trenta anni dal Natale di Gesù, che abbiamo appena celebrato e in lui che vive a Nazareth facendo il falegname, sorge la persuasione che la sua vita deve cambiare. Questo travaglio interiore non è solo il suo, ma tutta la gente della Palestina è in fermento, in attesa di qualcosa che in modo oscuro avverte come imminente. Per di più c’è questo Giovanni, un profeta austero ed efficace che nel deserto, presso il Giordano invita alla conversione battezzando con un rito di penitenza. Molte folle arrivano e tra esse si mescola anche Gesù, che nessuno ancora conosce.

Dobbiamo subito notare un particolare che ci dice l’onestà di Giovanni. Le folle che lui battezza pensano che sia lui il messia. Sarebbe facile approfittarne, ma lui indica un altro, uno di cui non si riconosce nemmeno degno di sciogliere il laccio dei sandali. Questo, dice, “Vi battezzerà in Spirito santo e fuoco”. Forse in un frangente simile sarebbe sorta in noi la tentazione di cogliere l’occasione di fare carriera. Certi momenti vanno colti al volo. Se li lasci passare sei uno stupido! Cosi a volte ci cacciamo nei guai perché poi non abbiamo i numeri sufficienti per quelle incombenze per cui non abbiamo le risorse e le capacità di portare avanti. Purtroppo queste cose le vediamo succedere spesso, ed esse sono la causa di tanta corruzione che sgretola la nostra società. Che fare di fronte a questa tentazione che ci viene a volte offerta su un piatto di argento? Riflettere, guardando onestamente alla nostre capacità, per vedere se sono proporzionate agli obblighi che derivano dalla offerta che ci è stata fatta. E poi…pregare perché il Signore ci ispiri a dare una risposta onesta e responsabile.

Guarda caso! È proprio ciò che sta facendo Gesù dopo essere stato battezzato. Sta pregando e forse ha davanti agli occhi cosa comporterà il “sì” alla sua missione di messia. Tutto incomincia lì, presso il Giordano, mescolato a quella gente peccatrice. Ad essi dovrà dare parole di accoglienza rese vere da tanti segni. Segni di liberazione e di misericordia per prostitute, ladri, gente di malaffare, persone che hanno solo in mente il proprio interesse ed il primo posto nel regno che il messia deve inaugurare. Lui dovrà dispensare guarigioni a tanti miserabili, ciechi sordi, paralitici. Lo farà guidato dalla forza dello Spirito e dalla fiducia incrollabile nel Padre, che lo ha riconosciuto “figlio amato”. Lui intuisce che questo progetto lo dovrà portare con tutte le sue forze, andando fino in fondo, a qualsiasi prezzo; anche a quello della vita.
Che dire adesso a tanti ragazzi che proprio in questi giorni cercano un indirizzo scolastico che impegnerà la loro vita? Non decidere dicendo la filastrocca con cui da bambini si stabiliva chi dovesse stare sotto.

Adesso non è più un gioco, è la vita alla quale dai un indirizzo. Guarda le tue capacità e le tue tendenze. Poi prega lo Spirito Santo e decidi. La scuola che scegli non è un parcheggio dove ti stabilisci aspettando che il tempo passi! È invece una strada che da un colpo di timone alla tua vita, non più bambina. Che dire ai tanti giovani che si scoprono innamorati? Non lasciatevi prendere dalla fregola di sperimentare con una convivenza se siete fatti per stare insieme. Una vita insieme sarà come sempre con alti e bassi, con gioie e problemi. Non si può provare, bisogna decidersi e lottare per costruire ogni giorno un amore rinnovato e cresciuto. Confrontatevi con onestà senza nascondere gli aspetti negativi. E poi pregate insieme lo Spirito. Quando avrete raggiunto una buona probabilità, buttatevi e consacrate la vostra promessa mettendola nelle mani di Dio. Con il suo aiuto costruirete ogni giorno un amore sempre più robusto e vero.

E per noi adulti o anziani? Di solito le decisioni fondamentali (Che faccio? Di chi sono?) sono state prese da tempo. L’importante è mantenerle queste decisioni con coerenza, costi quello che costi. Una professione va vissuta e non trascinata di malavoglia per sbarcare il lunario con lo stipendio a fine mese. Dobbiamo invece aggiornarci ed arricchirci con le novità che ogni giorno la possono migliorare. Questo mondo, con la rapidità della sua evoluzione ci può offrire campi sterminati per aggiornarci ed imparare cose nuove. E nella famiglia che abbiamo costruito? L’amore non è soltanto una prerogativa della primavera della nostra vita, ma una realtà da aggiornare secondo le stagioni, tutte, anche nell’inverno della nostra vecchiaia. Che tenerezza due vecchietti che camminano adagio per strada tenendosi per mano: sono diventati davvero una sola carne.